Comunicato dal Comune di Imperia del 27 dicembre 2015
Oggetto: In ricordo di Ligustro
Si trasmette un ricordo del maestro Giovanni Berio "Ligustro" curato dalla Biblioteca Lagorio e dall'Assessorato alla Cultura del Comune, con preghiera di pubblicazione.
Con il Maestro Giovanni Berio "Ligustro" (scomparso l'11 dicembre scorso all'età di novantuno anni) la cultura imperiese perde un punto di riferimento autorevole come un protagonista di grande umanità.
Dallo "scagno" di via Des Geneys, nel quale, in pittoresco creativo affastellarsi, convivevano legni in lavorazione, materiali d'uso, pubblicazioni, appunti e idee allo stato puro, aveva preso avvio, molti anni or sono, una parabola artistica originalissima e preziosa, un vero "trapianto" spirituale, quasi un'incarnazione a distanza del genio della xilografia policroma giapponese nelle sue declinazioni tecniche classiche, le più pure ed espressive: un percorso severo e sereno che ha portato Giovanni Berio ad essere conosciuto ed ammirato ovunque, soprattutto in Oriente, origine della sua più intensa ispirazione.
Il vitale rapporto fra l'artista e la sua città d'origine è approdato nei fatti ad un sottile ma tenace "fil rouge" collaborativo col Settore Cultura del Comune d'Imperia e poi con la Civica Biblioteca, un contatto fatto di reciproca stima concretizzatosi in ultimo nella liberale donazione dei legni incisi e degli altri materiali di studio dell'Artista, tutto quanto legato ad una vita di sperimentazione e di ricerca oggi raccolto, nel suggestivo spazio dedicatogli e costantemente visitabile al secondo piano della "Lagorio", al riparo da ogni dispersione.
Nel 1992 la prima mostra al Cento Culturale Polivalente (curata da M. Anfossi e G. De Moro) pose le basi di tale proficuo operare "rivelando", per così dire, agli Imperiesi la straordinaria "verve" di Berio e la raffinatezza di opere peraltro già apprezzate in Europa e nel mondo.
Nel 1997 ci fu la conferma con una seconda iniziativa espositiva, ancora al Polivalente, ad ampliare sorprendentemente l'offerta culturale del Maestro.
Il 9 maggio 2015, dopo lunga riflessione, Giovanni Berio decide di legare il ricordo tangibile del suo splendido e fecondo itinerario artistico a una donazione connessa indissolubilmente ad uno spazio dedicatogli dalla Biblioteca Civica Lagorio.
Segue la bellissima, recente rassegna "Ligustro e il suo Giappone" svoltasi dal 25 ottobre all'11 novembre 2015 (curata da S. Bonjean, F. Berio, C. Senesi, con il patrocinio della Fondazione Italia Giappone, della Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese - Aikikai d'Italia e della Fondazione Mario Novaro) che nel vasto successo di pubblico conseguito vede confermata la fondatezza di un ultraventennale cammino percorso.
Un cammino che, con l'aiuto del figlio dell'Artista, l'Amministrazione Comunale e la Direzione della Biblioteca hanno tutta l'intenzione di proseguire con tenacia (come ha confermato l'Assessore alla Cultura Podestà nell'ultimo saluto a "Ligustro") in ricordo di un uomo schivo e sensibile, un "adoratore del bello", come lui stesso ebbe talvolta a definirsi, un cittadino del mondo dell'Arte pronto a coniugare con naturalezza la luce della sua Riviera e le forme affabulanti dell'altrettanto suo Giappone.
Solo apparentemente, quindi, Berio si era scostato dagli spunti ispirativi che il Ponente ligure è solito suggerire: in realtà l'emergere in molte sue opere di ligurissime (anzi, onegliesissime) cellularità descrittive, tocchi citazionali o quant'altro, ci rende consapevoli della sua ponentinità sommersa, sempre pronta ad esplodere nel sogno come la scelta stessa del suo nome d'arte rivela nel richiamo semantico ma anche onomatopeico al ligustro albero ornamentale dell'estremo oriente importato nei giardini liguri dalla fine dell'Ottocento.
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